martedì 23 ottobre 2012

Audrey, Katherine & Co.

Quando si pronuncia la parola "scarpe", ogni donna ha un brivido di istintivo rispetto, e la vostra Precious non è (come potrebbe!) da meno.
Ieri però ho visto degli "affari" ai piedi di una ragazza,che mi hanno fatto seriamente dubitare, finché ho deciso di scriverne usando un generico "calzature" (dal quale spero trasudi un po' di disprezzo).
Un paio di ballerine di pelle della Puma, rasoterra come vuole la moda ma con in più quel pellame che ne fa una scarpa con ambizioni casual.

Non so cosa ne pensiate voi, ma io sono rimasta stregata e non riuscivo a staccare gli occhi da quelle ciavatte der demonio, divisa tra il fascino del brutto e l'incredulità.
Già le ballerine non mi hanno mai fatto accendere petardi di gioia (le trovo l'ennesima violenza della moda, e se si escludono le Hepburn - Audrey e Katherine - tutto il resto del genere femminile deve solo sperare di assomigliare il meno possibile a una profuga di Paperopoli), ma alcune perversioni degli stilisti andrebbero sanzionate dalla legge!
L'unica spiegazione che riesco a darmi, e che mi dà sollievo,è il pensiero che i piedi di quella povera ragazza siano stati avvitati lì dentro contro la sua volontà,per cui voglio dire a tutte noi: Ragazze, se la vediamo, diamole la libertà!!!
Oppure un paio di Gucci...

Precious

3 commenti:

  1. Nessuno spettacolo può essere tanto inglorioso come il trovarsi dinanzi a donne che arrancano per strada con dei tacchi vertiginosi che non sanno portare..
    Le vedi ciondolanti, che inciampano ogni tre passi, ricurve su loro stesse e concentratissime sul passo, perchè a distrarsi si rischia di cadere rovinosamente a terra..o peggio, di prendersi una storta che impedirebbe loro di continuare a girare come dei macachi circensi su fusti di bambù..
    la ballerina non sarà certamente la scarpa più graziosa del creato, ma non è necessario, se grazioso è il piedino di chi la indossa.

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  2. Mi duole il cuore al pensiero di chi nasconde la propria imperizia e frustrazione dentro un par de ciavatte, pur di non inciampare nei propri piedi e gravare la terra col proprio peso. Se Grazioso è il piedino solo quando è rasoterra, esso è probabilmente molto meno delicato se obbligato a calzare scarpe che elevano e distanziano dalla materialità del Creato, e obbligano a cercare di afferrare il Cielo...consiglio un corso di postura, che aiuta a sapersi muovere con tacchi o meno, ma che soprattutto potenzia l'autostima. All my best, amica papera

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  3. Mio caro trampoliere, irresistibile è il desiderio di vedere le tue sinuose gambotte trascinarsi per la via chiedendo pietà e il tuo mordicchiarti le labbra per nascondere le smorfie di dolore che provi nel compiere uno dei primi gesti che si imparano da piccoli:camminare.
    Ho la fortuna, ma credo di parlare a nome di tutte le "ballerine", di saper portare i tacchi e di non avere la necessità di indossarli anche per andare in bagno, per la sola triste illusione di una figura più slanciata...
    non sarebbe meglio iscriversi in palestra?

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